Da Porto di levante si percorre un breve tratto della strada provinciale e si accede al sentiero che porta al cratere. La salita lungo i 400 m di dislivello richiede poco più di un’ora. Il tratto iniziale è piuttosto agevole, ma dopo aver percorso un terzo circa del percorso, il sentiero diviene più stretto e impervio.
La vegetazione, costituita per lo più da cistacee e ginestre, si dirada e il paesaggio mostra segni dell’attività del vulcano: tracce di zolfo, lava, tufo, ossidiana e le cosiddette “bombe a crosta di pane”, enormi blocchi di lava coeva e materiale più antico lanciati in aria durante l’eruzione che ebbe luogo negli anni 1888-1890.
Se l’emissione di gas e vapore del Gran Cratere non è particolarmente intensa, è possibile compiere il giro del cratere, che richiede circa mezz’ora di tempo e offre la spettacolare vista sul paesaggio circostante: la penisola di Vulcanello, Lipari e i due faraglioni nel braccio di mare che la separa da Vulcano, i monti gemelli di Salina e, in lontananza, Panarea e Stromboli a Nord, le sagome di Alicudi e Filicudi ad Ovest.