La vetta più elevata dell’arcipelago, dal 1983 parte della riserva naturale che tutela flora e fauna dell’isola, è raggiungibile da Malfa in tre ore e mezza di cammino o, in modo più agevole, da Valdichiesa, collegata con servizio di minibus a Malfa e Leni.
Si raggiunge il santuario della Madonna del Terzito e, da qui, si accede ad un sentiero curato dal Corpo Forestale dello Stato che conduce fino alla cima del vulcano. II nome del monte ha origine dalla rigogliosa vegetazione di felci che lo ricopre, ma salendo di quota, s’infittisce la flora submontana, costituita in gran parte da pini.
Sul fianco Sud la lava ha originato un fossato ripido e scosceso, detto “vallone del lupo”, mentre all’interno del cratere crescono corbezzoli e castagni secolari, forse introdotti dai Romani a sostegno delle magre risorse agricole dell’arcipelago. Dalla cima il panorama è straordinario: Lipari e Vulcano, Filicudi e Alicudi più in lontananza e, all’orizzonte, l’Etna.